Ho seguito (e denunciato) in questi mesi lo scandalo mascherina gate di zingaretti, poi il business dei rimborsi dei posti letto covid delle potenti cliniche private laziali, poi i tamponi inaffidabili e i vaccini con le loro reazioni avverse taciute.
Tanti ci hanno guadagnato, e il filo rosso porta sempre negli uffici di via cristoforo colombo a roma.

Poi ci sono i bandi. 
Tanti. 
Una pioggia di denaro pubblico, dall’editoria alla cultura.

L’ipotesi è che la Regione Lazio REGALI milioni di euro senza fare troppi controlli…perchè dare soldi agli amici delle “associazioni culturali” vuol dire accaparrarsi tanti voti per le prossime elezioni.


Oggi li chiamano “ristori” perché suona più figo, ma sono soldi pubblici (nostri) regalati troppo spesso a chi vogliono loro. Che sia un concorso per il quale si sa già chi vince, o una graduatoria fatta apposta il giorno prima (vedi le dimissioni di Buschini dei giorni scorsi) oppure un bando di finanziamento con parametri che aiutano “qualcuno” più di “qualcun altro”.


Da giorni sto lavorando ad una segnalazione che mi è arrivata, relativa a 7 milioni di euro, impiccio del quale si sta interessando anche Rete4.

Che fine stanno facendo questi soldi ?

Sono in fase di assegnazione ad associazioni culturali, tramite LazioCrea, con procedura anomala ma giustificata, a loro avviso, dall’urgenza e velocità (guarda caso).
Cerchiamo di capire che sta succedendo.

Sulla base di AUTODICHIARAZIONI delle stesse associazioni sulla “perdita di fatturato”, viene stilata una prima graduatoria nel marzo 2021 per accaparrarsi questi soldi facili facili.

Dopo la protesta di alcune associazioni tagliate fuori dalla prima graduatoria, la Regione Lazio cambia la graduatoria ‘definitiva’ di marzo con una nuova graduatoria ‘definitiva’ di aprile. 
Decine di Associazioni idonee a marzo, perdono improvvisamente l’ammissibilità ai fondi.

Come mai ? E’ tutto regolare ? Alcune decine di associazioni sono in realtà vere e proprie imprese commerciali: ristoranti e pub mascherati da associazioni, associazioni sportive che non dovevano avere questo ristoro riservato alla cultura, Proloco, bande musicali, case editrici….e molto altro.
Una di queste “associazioni culturali” consegna pasti a domicilio a 50 euro l’uno. Un’altra gestisce un pub che ha anche vinto un premio regionale. Altre gestiscono delle discoteche.

Chi è coinvolto ? Torna il solito nome, Ruberti, fedelissimo di Zingaretti. E vari dirigenti regionali, di cui conosciamo fin troppo bene nome e cognome.

Sembra ci sia stato un incontro riservato fra Ruberti e le associazioni di categoria. E’ possibile che queste “associazioni di categoria” abbiano avvertito le loro affiliate così da recar loro un vantaggio e poter fare domanda prima delle associazioni che non avevano ‘associazioni di categoria’ a rappresentarle? Infatti si è svolto una sorta di click day, chi sapeva del bando e faceva prima degli altri il click sul sito della Regione, arrivava prima in graduatoria di tutte le altre……

Cosa c’è sotto ? 
Chi altri è coinvolto? 
E’ tutto regolare e questi 7 milioni di soldi pubblici (nostri) sono stati dati a chi davvero ne ha bisogno ? Conoscendo Zingaretti e i suoi, io non ci metterei la mano sul fuoco.

Invierò lunedì mattina un’istanza di accesso agli atti alla Regione Lazio per verificare la presenza di soggetti non idonei all’interno della graduatoria, e verificare che tutta la procedura sia stata svolta in maniera corretta….

Categories:

Tags:

One response

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *