Chi di voi ha seguito la mia conferenza stampa di qualche giorno fa, sa bene che dopo qualche difficoltà sono entrato in possesso dei dati ufficiali, inviati dalla Regione Lazio e dalle ASL, che descrivono nei dettagli i 1776 casi (sottostimati) di reazioni avverse gravi e non gravi per chi ha deciso di farsi iniettare la prima e la seconda dose del vaccino sperimentale contro il covid-19.
Ciò che è emerso, ingiustificabile, è che i medici di base e il personale vaccinatore NON svolgono il loro dovere di segnalare le reazioni avverse, arrogandosi il diritto e la responsabilità di dichiararle “non correlate” senza alcuna verifica e senza alcun monitoraggio post inoculo.
In soldoni: chi si fa il vaccino e poi sta male, dopo 1 ora o dopo 1 giorno o 1 settimana, è abbandonato a se stesso…mentre dovrebbe esistere ed essere attivo un sistema di farmacovigilanza.
Il numero dei casi segnalati, 1776, è assolutamente sottostimato, proprio perchè i medici non segnalano e quindi non vengono monitorati i reali effetti del vaccino sulla popolazione, soprattutto nella condizione di mix vaccinale (vaccinazione eterologa, mai testata da nessuna casa farmaceutica) e i casi di Ade (Antibody-dependent Enhancement, vaccinare chi ha già anticorpi è un pericolo da considerare seriamenet).
Il passo successivo che mi sto apprestando a svolgere è ottenere, ammesso che esistano, studi comparativi fra vaccinati e non vaccinati, ed analisi epidemiologiche per quanto possibile indipendenti, per comprendere le dinamiche di contagio con le nuove varianti e la presunta (ipotetica) soglia di immunizzazione della popolazione al sars-cov-2 in forte mutazione e soggetto alla stagionalità come tutti i coronavirus.
Ho inviato ieri una pec a questi destinatari:
– Direzione politiche del farmaco, Regione Lazio, Assessorato sanità
– Responsabile farmacovigilanza ASL RM1
– Dipartimento epidemiologia Regione LAZIO (DEP)
– Direzione scientifica INMI Spallanzani
Per conoscere:
1) dati aggiornati in merito ad indici di mortalità e letalità, divisi per età anagrafica e condizioni anamnestiche (presenza di 1 o più patologie pregresse)
2) studi comparativi fra condizioni pre vaccino e post vaccino, in riferimento all’insorgenza di reazioni avverse gravi e non gravi
3) efficacia, copertura e tempo di immunizzazione delle diverse dosi di vaccino, per produttore, in riferimento alle ultime varianti maggiormente diffuse e alla vaccinazione eterologa
4) studi comparativi di infettività e/o positività fra vaccinati e non vaccinati (analisi di coorte)
5) studi sull’efficacia diagnostica dei tamponi attualmente disponibili in farmacia o presso gli studi pubblici e privati: numero di cicli di amplificazione pcr
6) analisi dell’effetto ADE in relazione alle vaccinazioni eterologhe e ai test di verifica della presenza di anticorpi nel vaccinando
7) percentuale di vaccinati che hanno evidenziato sintomi da contagio sars-cov-2 durante o successivamente ai 15 giorni successivi all’inoculo8) numero di vaccinati attualmente ospedalizzati ai ps e nei reparti di terapia intensiva
Attendo la risposta a queste richieste, per poter proseguire con l’analisi degli accessi agli atti e poter incontrare sia i Direttori generali delle ASL, che il Presidente dell’Aifa.
Intanto nessuna novità dalle audizioni richieste in commissione sanità e commissione speciale emergenza covid19.
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