Colleghi e Colleghe, come sapete dal 15 ottobre 2021 i rappresentanti eletti nelle istituzioni, ossia in Parlamento, nelle Regioni e nei Comuni, non possono più accedere fisicamente in aula durante la convocazione delle sedute per svolgere il mandato per il quale sono stati eletti dai cittadini, se non in possesso di un valido lasciapassare.

L’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio ha deciso contestualmente, e questa è una scelta prettamente POLITICA, di eliminare dal 15 ottobre 2021 la possibilità di partecipare tramite videoconferenza ai lavori istituzionali dell’Aula Consiliare….come invece è potuto avvenire da inizio pandemia ad oggi, per circa 1 anno e mezzo.

Perché fino al 15 ottobre 2021 un Consigliere Regionale del Lazio poteva connettersi remotamente da casa o dal proprio ufficio, invece dalla prossima seduta del 20 ottobre 2021 questo non è più possibile e invece si è deciso di convocare la seduta SOLO in presenza?

Per quale motivo si continua giustamente a garantire il diritto/dovere a partecipare in modalità telematica per tutte le Commissioni consiliari, ma non per l’Aula?

A qualsiasi schieramento politico noi apparteniamo, qualunque idea o posizione politica portiamo avanti, il diritto (ed il dovere) di poter svolgere a pieno il proprio mandato deve essere sempre garantito.

Soprattutto in un momento di emergenza, quando i rappresentanti dei cittadini sono chiamati a rispondere senza timore ai gravi problemi della società e devono essere i primi ad essere nelle condizioni per svolgere il proprio ruolo.

Attualmente il possesso o meno del greenpass stabilisce, definisce e pregiudica le prerogative costituzionali e istituzionali di un Consigliere regionale.

Vi chiedo e vi esorto, quindi, a difendere il diritto ed il dovere di ogni Consigliere Regionale di poter partecipare ai lavori dell’Aula, in presenza oppure in modalità telematica.

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